venerdì 29 novembre 2019

La libertà è una malattia? "Libertarismo patologico"...



Tutti i temi e le prese di posizione scomode per il sistema vengono di recente affrontate non da un punto di vista politico o culturale, ma soprattutto psichiatrico.
Attenzione, non si è detto prese di posizione "giuste" o "sbagliate", ma "scomode", nel senso di oggettivamente problematiche per il potere vigente.
E così la vecchia tentazione di bollare come "pazzo" o "malato" chiunque metta in discussione lo status quo torna a farsi forte. Incapace di confutare le posizioni altrui col ragionamento o le argomentazioni concrete, chi ha il potere si vorrebbe ora limitare a imbavagliare le voci fuori dal coro come patologiche.
E così già un paio d'anni fa si iniziò con l'etichettare l'omofobia come malattia, diciamo pure in modo provocatorio, ma senza naturalmente argomentare a fondo e senza, soprattutto, definire cosa si intendesse per omofobia lasciando quindi aperta la possibilità a un amplissimo uso strumentale di questa accusa.
Curioso che alla conclusione di quell'articolo si dicesse che per curare l'omofobia non fosse necessario alcuno shock... perché la scorsa estate è stata proprio la ricercatrice italiana Maddalena Marini dell'IIT di Genova a suggerire di curare stereotipi e pregiudizi - di nuovo, senza stabilire cosa siano stereotipi e pregiudizi e prospettando quindi un uso strumentale di queste accuse - con scosse "non invasive", con immancabile riferimento agli orientamenti sessuali.
E per finire arriviamo col contributo psicopoliziesco di questi giorni che derubrica la risposta sovranista degli ultimi anni al dispotismo della globalizzazione a "sovranismo psichico" in Treccani, di nuovo senza argomentazioni di carattere scientifico e senza riempire di contenuti l'idea sovranista.

Attenzione. A metà ottocento circa un medico statunitense, Samuel Cartwright, si inventò di sana pianta un disturbo psichiatrico allora definito "drapetomania". Vale a dire la patologica pulsione degli schiavi afroamericani a fuggire dalle piantagioni di cotone in cui lavoravano. Quegli stolti non capivano quanto fosse bella la propria condizione e si ostinavano a fuggire in quanto malati mentali, secondo Cartwright.

Non è cambiato nulla. Per chi ha il potere la libertà è e continua ad essere una malattia e come tale vengono additati tutti i suoi - benevoli - sintomi. La sovranità politica, il riconoscimento della Natura umana, il rifiuto alle vaccinazioni di massa e della tecnologia invasiva.

Sì è vero, noi siamo malati. Ma siamo portatori sani. Sanissimi e contagiosi.

1 commento:

  1. Un onda è in movimento. Un onda che vuole coprire tutto con un mare di apatia e paranoia, paura del prossimo, paura di esporre le proprie idee per non andare "contro" gli altri, paura di farsi domande... Ma in questo mare c'è sempre qualcuno che coraggiosamente veleggia sul mare della verità. Ci sarà sempre. Mai si spegnerà la scintilla della conoscenza. Tanti Prometeo sono in moto per portare al mondo la conoscenza e la volontà di alzare la testa contro questa onda. Che si infrangerà contro il nostro muro posto a baluardo del futuro di tutti.

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